
Applicazioni del programma per la cura di Depressione, Disturbi alimentari
Il programma MBSR iniziò a diffondersi attraverso istruttori preparati con un training impegnativo svolto presso il Center for Mindfulness (Università del Massachussetts)e dopo pochi anni era già presente in 240 ospedali americani. Grande impulso alla circolazione della mindfulness venne poi dato da Segal, Williams e Teasdale, tre studiosi interessati ad approfondire le dinamiche di azione della mindfulness, applicandola a persone che soffrivano di depressione maggiore in fase di remissione. Nacque così il programma MBCT, Mindfulness-based Cognitive Therapy for depression relapse, che mostrò la sua efficacia nella profilassi delle recidive della depressione (Teasdale 1995; Segal2014).
I dati confermati da RCT - RandomizedControlled Trials - (Ma 2004; Hollon 2005; Van Halderen 2012) hanno portato il NICE, agenzia britannica per le linee guida sanitarie, a raccomandare il protocollo MBCT come prima scelta per la prevenzione delle recidive della Depressione Maggiore. Lo stesso è accaduto con l’American Psychiatric Association (APA). Studi successivi hanno evidenziato risultati promettenti anche in pazienti in fase acuta (Van Halderen 2012). Protocolli analoghi “specializzati”, i Mindfulness-basedInterventions (MBIs), sono stati messi a punto anche per altri problemi: i disturbi alimentari - MB EatingAwarenesstraining - (Kattermann 2014), la prevenzione nelle tossicodipendenze - MB Relapse Prevention - (Skanavi 2011; Vidrine 2016), i caregivers di pazienti anziani fragili - MB Elder Care - (Epstein-Lubow 2011) e le coppie che stanno affrontando la transizione alla genitorialità - MB Childbirth and Parenting Program - (Duncan, 2010).